Ricerca personalizzata

venerdì 9 novembre 2007

L' Amianto uccide ancora

In Italia l'amianto è stato dichiarato fuori legge dal 1992, ma nonostante siano passati ormai più di 15 anni, i suoi effetti nocivi continuano ancora a manifestarsi!!

L'amianto era un materiale molto resistente al calore ed quindi particolarmente adatto nella produzione di cemento amiantato (eternit), per la coibentazione di edifici, tetti, navi, treni, come materiale per l'edilizia (tegole, pavimenti, tubazioni, vernici), nelle tute dei vigili del fuoco, nelle auto (vernici, parti meccaniche), ma anche per la fabbricazione di corde, plastica e cartoni...

Ma perché è stato messo al bando? Perché è altamente nocivo, infatti le polveri di amianto ed in particolare le fibre, se respirate, provocano l'asbestosi, tumori delle pleure, ovvero il mesotelioma pleurico e dei bronchi, ed il carcinoma polmonare.

Potete voi immaginarvi la situazione in qui si trovavano gli operai di quelle fabbriche costretti a respirare ogni giorno quelle polveri sottili, solo per portarsi la pagnotta a casa, e le conseguenze che ancora oggi si manifestano sul loro corpo... Lasciati soli e dimenticati da chi avevo loro promesso aiuto. Come, per esempio, nella zona del Monferrato, dove esisteva un'importante insediamento di eternit.

Il caso mi è stato segnalato da FEOWYN in questo post. Mentre questo documentario spiega, in maniera molto dettagliata e precisa, la triste situazione:



Esprimo la mia solidarietà a tutti gli operai e non colpiti dalle malattie provocate dalle polveri dell'amianto, sia quelli del distretto di Monferrato che quelli di tutta Italia. E invito a tutti quelli che possono a riprendere nel loro blog l'appello lanciato da Feowyn!

Aggiornamento:
Per approfondire il discorso dell'amianto, vi segnalo il blog di Andrea che sta realizzando un documentario su amianto e abbandono industriale italiano!

PS: ti è piaciuto questo post? Allora vota OK su

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Nell'asilo del mio quartiere due anni fa hanno chiuso due aule perchè c'erano sostanza strane nei muri..in molti hanno sussurrato fosse proprio amianto.
Chissà...

Un saluto
Mister X di COmicomix

riccardo gavioso ha detto...

personalmente non posso raccogliere l'invito a dare risalto nel mio blog: mia moglie si occupa di smaltimento e la cosa sembrerebbe interessata.
Invito però anch'io a farlo, perchè i rischi sono ancora notevoli, e ringrazio di aver dato rilievo al problema.

Isabel Green ha detto...

grazie a tutti!

Luca Tittoni ha detto...

Io quando vedo queste cose mi viene una rabbia e una profonda depressione.Non so, qualcuno anni fa mi diceva che le "particelle" (passatemi il termine, io sull'Amianto sono ignorante) di Amianto vengono trasportate dal vento a distanze pazzesche.Se qualcuno sapesse qualcosa circa questa ipotesi. Io invece credo che ad oggi siamo ancora circondati dall'Amianto, o meglio, più di quanto pensiamo.Spero di sbagliarmi.Post interessantissimo,complimenti m1979!!!Un caro saluto, Lu

Alberto ha detto...

Guardate qui

M1979 ha detto...

@comicomix: purtroppo, l'amianto in passato è stato molto usato!! :-((

@riccardo: ok, e apprezzo la tua solidarietà!!

@isabel: prego!! ;-)

@luca: credo che hai perfettamente ragione... fino a qualche anno fà io avevo la riserva dell'acqua in amianto!! o_0
Grazie per i complimenti!!

@alberto: link interessantissimo!! grazie!

Matteo Mazzoni ha detto...

Anch'io ho parlato della questione amianto nel mio blog... Pensare che un tempo ci si scherzava su... Rino Gaetano negli anni '70 cantava: "...e Berta filava / e filava la lana / la lana e l'amianto / del vestito del santo / che andava sul rogo / e mentre bruciava / urlava e piangeva / e la gente diceva / Anvedi che santo / vestito d'amianto..."

M1979 ha detto...

@matteo: molto bene!!:-D
Poi le parole di un grande della musica italiana sono il top!!

Anonimo ha detto...

Salve a tutti,
ho dato ampio risalto a questo appello anche sul mio blog.


Nel mio piccolo - sono un ragazzo di 25 anni - sto realizzando un documentario su amianto e abbandono industriale italiano.
Questo progetto è interessante perchè ho coinvolto direttamente un ex-operaio laringectomizzato.
La sua particolare voce unita a vedute di aree italiane dismesse.

Ho già pubblicato 2 video di anteprima e la mia intenzione è rilasciare il documentario interamente sotto Creative Commons.

se avete 5 minuti da spendere:
http://arrakis.vh5n1.org

cordialmente,
andrea

M1979 ha detto...

@andrea: stai facendo un lavoro veramente molto utile... ho aggiornato il post!! :-)

Anonimo ha detto...

Grazie per l'aggiornamento e a presto!





ps.

http://vimeo.com/365302
password: stilgar

una sequenza su cui sto ancora lavorando.

M1979 ha detto...

@andrea: grazie a te... appena ho cinque minuti guardo il video!! ;-)

Articoli consigliati

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità, pertanto, non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda i siti ai quali è possibile accedere tramite i collegamenti posti all'interno del sito stesso, forniti come semplice servizio. Il fatto che il blog fornisca questi collegamenti non implica l'approvazione dei siti stessi, sulla cui qualità, contenuti e grafica è declinata ogni responsabilità. L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post, i commenti ritenuti offensivi, di genere spam o non attinenti potranno essere cancellati; i commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi all’autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima e comunque verranno cancellati. Declino ogni responsabilità per gli eventuali errori ed inesattezze riportati nel blog e per gli eventuali danni da essi derivanti. Cokie: In qualità di fornitore indipendente, Google utilizza i cookie per pubblicare gli annunci sul tuo sito. L'utilizzo del cookie DART consente a Google di pubblicare annunci per i tuoi utenti in base alla loro visita ai tuoi siti e ad altri siti Internet. Gli utenti possono scegliere di non utilizzare il cookie DART consultando la pagina relativa alle norme di Google sulla privacy per la rete di contenuti e per gli annunci.